La storia dell’orologio da polso

Storia dell'orologio da polso

Come è nato l’orologio da polso?

Ti sei mai domandato da dove è nato l’orologio da polso? Da secoli, l’uomo ha cercato di misurare il tempo con costellazioni, stagioni ed eventi.

Orologi, anche in forma di polso, inizialmente erano di uso esclusivo dei ceti ricchi, poiché costosi da produrre.

Grazie all’avvento delle fabbriche e alla possibilità di produrre più articoli in serie, tutti poterono acquistarli a prezzi accessibili e questo contribuì alla loro diffusione.

Il primo orologio da polso al mondo fu creato nel 1868 da Patek Phillipe, un produttore svizzero di orologi.

Dal classico modello da taschino all’orologio da polso

Fino al XV secolo, i ricchi signori della nobiltà avevano a disposizione solo i “cipolloni” da tasca come misuratori del tempo.

Ma, con l’invenzione della “molla”, i dispositivi portatili che misuravano il tempo divennero più avanzati.

P. Henlein, uno dei principali costruttori di orologi da tasca, fu tra i primi a proporre un meccanismo con bilanciere e trazione rotante.

Nel 1812, A. L. Breguet realizzò un’altra innovazione: uno dei primi orologi da polso, che fu donato a Carolina Bonaparte, sorella di Napoleone e regina di Napoli.

Questa innovazione non sostituì però subito l’orologio da tasca, che continuò a essere utilizzato fino al XIX e XX secolo.

La diffusione dell’orologio da polso

Cartier Santos
Cartier Santos – orologio da polso

Le donne furono le prime ad abbracciare la moda dell’orologio da polso, eppure fu solo quando gli uomini ne iniziarono a fare uso che esso divenne davvero popolare.

Ad esempio, il famoso aviatore A. Santos-Dumont commissionò all’orologiaio francese Louis Cartier un modello di orologio da polso su misura, dando vita al primo orologio da polso uomo di sempre.

Durante la Prima Guerra Mondiale, questo strumento di misura portatile divenne un must tra i militari che ne fecero uso per sincronizzare le operazioni sul campo di battaglia.

Quando la guerra terminò, l’orologio da polso era diventato parte integrante dell’abbigliamento maschile.

Nel 1923 J. Harwood diede vita a una rivoluzionaria invenzione: gli orologi da polso automatici, dotati di un rotore oscillante.

E solo pochi anni dopo, la Rolex li portò a un livello superiore, progettando e brevettando una versione con rotore di carica unilaterale, che è poi diventato il prototipo degli orologi da polso automatici moderni.

L’evoluzione dell’orologio da polso

Gli anni d’oro dell’orologio meccanico sono stati messi in secondo piano dall’introduzione dei primi modelli elettronici, al quarzo, nel 1967.

Oggi, poi, esistono anche le versioni digitali, uscite sul mercato a partire dalla prima metà degli anni ’70, e gli smartwatch che sono diventati uno dei simboli dell’era moderna.

L’orologio meccanico rimane comunque uno strumento di precisione e raffinatezza, e le sue complicazioni sono apprezzate dagli appassionati di orologeria.

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